
Francesco Randone nasce a Torino nel 1864, da Francesco e Urania Ansaldi.
Nel 1869 la madre muore di febbre puerperale poco dopo aver dato alla luce la terza figlia. Poco dopo il 1870, giunge a Roma al seguito del padre, sottosegretario del Ministero di Agricoltura Commercio e Industria.
Nel 1880 il giovane frequenta l'Accademia di Belle Arti senza terminare il regolare corso di studi, poiché preferisce apprendere le tecniche del mestiere con lezioni private presso il pittore Domenico Bruschi.
Dai diari di Randone – noti con il nome di Memoriali delle Mura – si hanno le prime notizie sul suo operato: valente pittore, nel 1886 partecipa al concorso indetto dal Ministero d’Agricoltura Commercio e Industria per l’esecuzione di frutti artificiali in terracotta, aggiudicandosi la medaglia d’argento. Nello stesso periodo ottiene il posto di preparatore anatomico e disegnatore biologico presso la Reale Università di Roma.
Nel corso dell'ultimo decennio del XIX secolo, con queste mansioni, egli incontra Giovanni Battista Grassi, lo zoologo romano che presiede la cattedra di Anatomia Comparata all'Università di Roma per il quale esegue numerose illustrazioni scientifiche, tra le quali quelle note sulla zanzara anofele responsabile della diffusione della malaria. Oltre alla pittura, sul finire del 1886 inizia a dedicarsi anche alla decorazione ceramica.
Nel 1888 nasce Yris, la prima figlia, alla quale seguiranno Honoria, Orithia, Hurania, Lucilla, Saturnia e Belisario.
Adotta il nome di Maestro delle Mura e nelle ceramiche si firma "Pater".
I suoi primi lavori in ceramica sono ritratti dipinti su piatti, o vedute simili a un quadro, spesso arricchito anche da una elaborata ornamentazione sulla tesa, che contiene anche un titolo esemplificativo, o un breve motto, sull’esempio della ceramica cinquecentesca italiana, opere non lontane dallo spirito nel quale si esprimono altri ceramisti a lui contemporanei. Il 22 ottobre 1889 muore improvvisamente il padre.
Nel 1890 va ad abitare nella Torre XXVIII delle Mura Aureliane dove inizia, gratuitamente, a ricevere giovani allievi. Nel 1894 viene nominato Conservatore delle Mura dal Ministro della Pubblica Istruzione Guido Baccelli. Da quell’anno elegge a propria dimora la Torre XXXIX ad est del Tevere, nel quartiere Ludovisi, dove prosegue la scuola che, visitata da Ruggero Bonghi viene battezzata Scuola Gratuita d’Arte Educatrice.
Nel 1895 decide di edificare sulle Mura la prima grande fornace (oggi non più esistente) per cuocere maiolica e terraglia. A questa seguono altre due di minori dimensioni con cui inizia le prove per realizzare i buccheri, che ottiene intorno al 1902, dopo una ricerca più che decennale. I buccheri completamente neri, sono un impasto artificiale leggerissimo e lucido dall’aspetto metallico, con cui produce oggetti con una minuta decorazione incisa o impressa
Parallelamente all’attività della fornace di ceramica e all’insegnamento nella sua scuola, dove è coadiuvato dalla cerchia di parenti e artisti amici (tra i quali si ricordano Giovanni Prini, Giacomo Balla e Ettore Ximenes, e più tardi Ferruccio Ferrazzi e Lorenzo Cozza), il Maestro insegna nell’Istituto Tecnico di Tivoli, e si dedica anche con passione alla manutenzione delle Mura Aureliane.
Quando nel 1913 iniziano i lavori di restauro e consolidamento della Torre XXXIX, dove egli abita, mura nelle fondamenta un bucchero appositamente creato.
Dai primi anni del novecento il Maestro delle Mura partecipa a numerose mostre, tra cui si ricordano: nel 1911 l'Esposizione Universale a Roma, a Castel Sant'Angelo dove espone il plastico in terracotta della cinta muraria della città, ottenendovi la medaglia di bronzo.
Nel 1921 è alla prima Biennale romana, nel 1923 alla seconda Biennale romana e alla prima Biennale delle Arti Decorative a Monza (dove ottiene la medaglia d’argento offerta dalla Camera di Commercio di Vicenza);
Nel 1926 la famiglia Randone partecipa a Firenze alla II Esposizione Nazionale delle Piccole Industrie e dell'Artigianato, ove ottiene la medaglia d'argento. Nel 1928 a Torino all'Esposizione d'Arte decorativa a Francesco Randone (presente come "Ditta Scuola d'Arte Educatrice"), viene conferito il Gran Premio. Sempre nel 1928 si tiene a Pesaro la Seconda Mostra della Ceramica Moderna, dove partecipa come "comunità dei Vasai Randone" Nel 1929 partecipa alla Mostra Internazionale di Barcellona, ottenendovi con l'opera "Coppa della tartaruga ", la medaglia d'oro. Partecipa alla IV Mostra internazionale delle arti decorative di Monza nel 1930. Sul finire del 1930 "les poteries etrusques Buccheri" sono a Parigi nella famosa Boutique Italienne di Maria Monaci Gallenga. Mentre nel 1934 è alla III Fiera Nazionale dell'Artigianato che si tiene a Firenze.
Muore a Roma il 2 giugno del 1935
A - La Vetrina dei frutti artificiali, Torre XXXIX, Roma
B - Il Maestro delle Mura in una fotografia che lo ritrae con il bozzetto in terracotta della “Torre XXXIX”, esposto a Roma nel 1911
C - "Francesco Randone disegnò al vero", illustrazione firmata, s.d., cm. 31, 8 x 24.
D - Piatto con ritratto di Giulio Cesare, 1889, diam. cm. 52
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